Sguardi politici

Manifesti, volantini e opuscoli nella propaganda politica

Guaita Maria Luigia

Pisa 11 novembre 1912 - Firenze 26 dicembre 2007

Intestazioni:
  • Guaita, Maria Luigia, partigiana, imprenditrice (Pisa 1912 - Firenze 2007)
Descrizione:
Nata a Pisa l’11 agosto 1912, Maria Luigia Guaita trascorre l’infanzia a Torino, raggiungendo Firenze nella seconda metà degli anni Venti. Qui, nel corso degli anni Trenta, ha modo di conoscere e frequentare gli ambienti dell’antifascismo di estrazione liberalsocialista e, successivamente, di avvicinarsi Partito d’Azione (PdA), curandone l’organizzazione dell’attività clandestina sfruttando, in un primo tempo, il contatto giornaliero col pubblico – e, quindi, con altri antifascisti – consentitole dalle mansioni di impiegata di sportello presso una filiale fiorentina della Banca Nazionale del Lavoro. Durante la Resistenza opera come staffetta distribuendo stampa antifascista, organizzando le cellule clandestine legate al partito e, agli ordini del Comando militare azionista, adoperandosi per i collegamenti tra il CTLN (Comitato Toscano di Liberazione Nazionale), gli Alleati e le formazioni partigiane presenti nell’area compresa tra Viareggio, Massa Carrara, la Lunigiana e il Pistoiese. Dopo la guerra le verrà riconosciuta la qualifica di partigiana afferente alla Divisione «Giustizia e Libertà» Servizio Informazioni per il periodo 9 settembre 1943-7 settembre 1944.
L’impegno antifascista di Maria Luigia Guaita è ricordato, soprattutto, per la fondamentale attività di falsificazione di documenti, permessi e timbri a favore di partigiani e perseguitati politici, compito delicato quanto pericoloso affidatole in prima persona da Tristano Codignola, uno dei più brillanti e capaci dirigenti azionisti. È così che ella coordina, senza esitare nel mettere a disposizione la propria abitazione fiorentina di via Giovanni Caselli 4, in zona S. Gervasio (Campo di Marte), l’apprestamento e la distribuzione dei documenti falsi permettendo a tale attività di raggiungere un notevole grado di perfezione e rendendola, come ricordato dallo stesso Codignola, «un magnifico strumento di resistenza».
Dopo la Liberazione Maria Luigia Guaita continua a confidare nel disegno politico del PdA, ma la prematura fine politica del partito e l’amara percezione del progressivo appannamento dei valori e delle speranze che avevano animato le donne e gli uomini della Resistenza la allontanano dalla politica spostandone l’impegno nel campo delle attività culturali ed imprenditoriali. Donna audace ed emancipata, da sempre legata al mondo intellettuale non solo fiorentino, Maria Luigia Guaita contribuisce a fondare ed animare le Edizioni “U” cui si devono, grazie all’editore Enrico Vallecchi, la pubblicazione di numerosi volumi proibiti durante il Ventennio fascista. Collabora, inoltre al settimanale «Il Mondo» di Mario Pannunzio ed è membro dell’Associazione Liberi Partigiani Italia Centrale (A.L.P.I.C.). Nel 1957, poi, dà alle stampe il suo celebre libro di memorie: La guerra finisce la guerra continua (Quaderni del Ponte-La Nuova Italia, Firenze).
Nel campo dell’imprenditoria, l’impegno di Maria Luigia Guaita si lega indissolubilmente alla fondazione, a Firenze, della Stamperia d’arte «Il Bisonte», cui segue l’apertura di una scuola per insegnare ai giovani le tecniche tradizionali dell’incisione. Nel 1981, a riconoscimento di questo importante attività, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini le conferisce l’onorificenza di Commendatore.

note:
Alcune notizie biografiche aggiuntive si trovano in "Profilo politico di Maria Luigia Guaita", AISRT PD’A 138bis.5

Complessi archivistici:

Bibliografia:
  • Carlo Francovich, La Resistenza a Firenze, Firenze: La Nuova Italia, 1962, pp. 79, 108, 157, 225, 248, 279, 312.
  • Maria Luigia Guaita, Storie di un anno grande, Firenze: La Nuova Italia, 1975, passim.
  • Roberto Colozza, Partigiani in borghese. Unità popolare nell'Italia del dopoguerra, Milano: Franco Angeli, 2015, pp. 128-129; 185-186.

Redazione e revisione:
Bianchi Mirco, 2020/10/07, compilazione